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4 giugno – Gole di Samarià ( da Xiloskalo ad Agìa Roumèli)

Di buon mattino partiamo in pullman da Hanià, città interessante per il porto ed il quartiere veneziani e capoluogo di Creta fino al 1971. Durante il viaggio su strade strette e tortuose, lo sguardo cerca di cogliere tutti i particolari del paesaggio in cui le zone coltivate si alternano con quelle selvagge. Dopo una svolta si apre una splendida conca che ricorda un angolo dei monti dell’Orsomarso. Lungo il ciglio della strada notiamo numerose chiesette ortodosse in miniatura; si tratta di  piccoli tabernacoli con un lumino acceso all’interno, in ricordo di incidenti, o di  cappellette votive. Dopo un’ora circa giungiamo a Xilòskalo, a 1250 metri s.l.m., località isolata con una costruzione adibita a bar-trattoria, un parcheggio, un centro informazioni e la biglietteria all’ingresso delle gole di Samarià, che oggi percorreremo fino ad Agìa Roumèli, un piccolo centro con spiagge di ciottoli neri, a sud-ovest dell’isola, lontano dal caos e raggiungibile soltanto attraverso le “gole” (via terra) o per mezzo di un battello (via mare). Ci attendono 16 km di cammino su un territorio accidentato ed in pendìo, ma l’entusiasmo di percorrere le gole più profonde d’Europa, ai piedi del massiccio delle Montagne Bianche (Lefkà Ori), già ammirate da lontano, ci fa dimenticare le difficoltà. Le condizioni meteorologiche sono favorevoli, altrimenti avremmo dovuto rinunciare. Alle ore 9.30 comincia la nostra discesa nelle gole; all’inizio una comoda scala in legno (Xilòskalo), poi gradoni in pietra e brevi tratti pianeggianti ed eccoci arrivati ad un punto panoramico dove, da un cartello esplicativo, apprendiamo che gli alti pini che ci circondano sono pini calabri ( pinus brutia) una specie vegetale unica, tipica di questi luoghi e della Calabria, presente in foreste pure o miste a cipressi ( cupressus sempervirens horizontalis) che ammireremo più in basso e che furono utilizzati dai cretesi in epoche remote per la costruzione dell’imponente, misterioso e magnifico palazzo di Cnosso. Dopo pochi minuti appare una bella fontana; siamo già arrivati a Néroutsiko, la prima delle numerose e confortevoli aree di sosta che incontreremo lungo il percorso; siamo all’interno di un’area protetta e forse vi farà piacere sapere che i rifugi delle gole di Samarià e del massiccio delle Montagne Bianche sono gestiti (direi egregiamente) dal Club Alpino (EOS) di Hanià. Poco più giù, dopo la seconda fontana, numerosi “ometti” in pietra di dimensioni diverse, composizioni artistiche veramente suggestive ed originali, accompagnano il nostro percorso e preparano l’animo alla vista di un tempio antico dedicato ad Apollo ed Artemide. Oltrepassata quindi l’area di San Nicolò (Agios Nikòlaos) e Vryssi, dopo aver percorso i primi sette Km, sostiamo a Samarià, un paesino abbandonato, così chiamato per la presenza di una chiesa costruita dai veneziani nel XV sec. e dedicata a Santa Maria d’Egitto ( Ossia Maria, da cui Samarià). Da questo momento cercheremo di avvistare qualche esemplare di Kri-Kri, una capra selvatica, tipica di questo luogo, dalle corna anellate e lunghe, riconoscibile anche per la striatura nera sul dorso. Sono già le 15,30, un’ultima sosta nell’area di Cristòs, prima di taggiungere le “Porte di Ferro” ( il punto più stretto: 2,30 mt) e più alto (300 mt) delle gole dove, secondo la leggenda, si avverte il soffio di Apollo. Si tratta di un soffio veramente divino perché il vento fresco, proveniente dalle gole ed il paesaggio maestoso e splendido ci rinfrancano dando sollievo alla stanchezza dopo un tratto in cui l’acqua è sparita, occultandosi nella cavità delle rocce e rendendo il territorio arido e sassoso. Ancora altri chilometri in piano, attraversando borghi abbandonati e, finalmente, scorgiamo il mare di Libia. Siamo arrivati ad Agìa Roumèli, dove trascorreremo la notte, dopo un bagno ristoratore, una gustosa cena ed una passeggiata al chiaro di luna in un ambiente di arcaica bellezza e assoluto silenzio.                                                             Socio Teresa Garcea       

Il video del trekking a Creta: http://www.youtube.com/watch?v=gCLdKhxze9s

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