Sulla Manfriana Orientale – massiccio del Pollino

Sulla Manfriana Orientale – massiccio del Pollino

Accompagnatore: Gabriele Fera

Domenica 28 settembre tappa nel Parco Nazionale del Pollino. La nostra meta da raggiungere è la Manfriana Orientale (1981 mt)  tra i Comuni di Frascineto e Civita, oasi di cultura Arbereshe. Sono le 9,30 (potrebbe sembrare tardi ma da Catanzaro siamo partiti alle ore 6.30) quando il gruppo formato da 27 soci, accompagnati dal socio organizzatore Gabriele Fera,  partiamo da Colle Marcione per affrontare un’escursione che si prospetta impegnativa per il dislivello da affrontare. La giornata è soleggiata e piacevole per andare in montagna. Durante la salita a farci compagnia numerosi cavalli che pascolano liberamente  a poca distanza da noi. Il panorama, man mano che si sale, comincia ad aprirsi e la nostra vista  spazia sulla valle del Coscile e gran parte delle vette del massiccio del Pollino. Il dislivello si fa sentire, ma proseguiamo senza sosta. Una leggera foschia appanna l’orizzonte, ma  il panorama è comunque scenografico, davanti a noi il mar Ionio.  Si prosegue tra un saliscendi che ci conduce, tra rocce e resti di impianti a fune d’acciaio, utilizzato in passato per “smacchiare” il legname. Siamo stanchi, ma il desiderio di raggiungere la vetta è alto. Dopo circa tre ore e mezzo raggiungiamo la sommità della “Manfriana”. Lo spettacolo è incantevole, con un solo sguardo le cime dell’Orsomarso, del Dolcedorme, delle Ciavole, del Serra di Crispo e la via dell’infinito, la lunga cresta rocciosa che punta verso il mare. Una breve sosta per ristorarci e osservare quei massi di fronte a noi la cui origine è avvolta nel mistero. Sulla cima sono stati ritrovati blocchi di pietra squadrati, probabilmente i resti di un punto di avvistamento o di un tempio eretto dalle popolazioni italiche fra la fine del V e l’inizio del IV sec. a.c.  Si riparte e dopo una lunga ed  interminabile discesa raggiungiamo le auto, stanchi, ma inebriati per essere stati rapiti dalla bellezza della montagna.