Castello di Stilo

Castello di Stilo

E’ una domenica calda quella del 16 giugno 2013, una di quelle che invita ad andare al mare, ma per noi la domenica è sacra, e senza la montagna non lo è. Il viaggio da Catanzaro verso la vallata dello Stilaro è un susseguirsi di auto che devia verso le spiagge. Guardando l’orizzonte marino si notano molte imbarcazioni con a bordo vacanzieri della prima tintarella e altri impegnati nella pesca. Mi fermo a scattare qualche foto, alle mie spalle il Monte Consolino (701 m s.l.m.), rilievo della Calabria sud-occidentale, appartenente alla catena delle Serre. Ai suoi piedi è ubicato Stilo, tra il monte Consolino e il monte Stella  si trova Pazzano e vicino alla fiumara Stilaro la bella Bivongi.  Giunto nel luogo dell’appuntamento la temperatura segna 34° . Il gruppo si compatta e via per la salita verso il castello di Stilo. Raggiungiamo, prima, una delle chiese più note al mondo: la Cattolica, definita “mirabile fiore” sbocciato tra le rocce del Consolino mille e più anni fa, sorta nella terrasanta del basilianesimo e del bizantinismo”; conserva il nome originale che vuol dire “universale”. Di piccole dimensioni, risale al IX sec. D.C., una forma a pianta quadrata sormontata da cinque cupolette adornate da bifore e monofore. All’interno è caratterizzata da quattro colonne di epoca romana e presenta affreschi bizantini illuminati dalla luce filtrante dalle bifore. Uscendo dalla Cattolica, curiosi notando i bastoncini da trekking si domandano “chissà dove andranno questi pazzi”, eh sì forse saremo pazzi ma abbiamo la montagna nel sangue e neanche il gran caldo ci fermerà. Imbocchiamo il sentiero per il castello, ampi panorami consentono di intravedere le lauree, i rifugi eremitici. Il più importante è quello di Sant’Angelo dove si trova l’affresco  incerto: per alcuni  studiosi rappresenta il Redentore con i santi Cosma e Damiano, per altri san Pietro e san Paolo abbracciati sotto la benedizione del Cristo. Raggiungiamo la Santa Croce, punto panoramico, da qui un’ampia veduta su Stilo e la costa ionica catanzarese e reggina. Intanto eccoci al castello normanno fatto costruire da Ruggero II. In basso, su un piccolo pianoro, sono presenti i resti di un insediamento fortificato, il cosiddetto Kastrum bizantino del IX secolo. Dal castello raggiungiamo la cima del Monte Consolino, la vista a 360° ci permette di osservare il Monte Stella, il monte Mammicomito e Pecoraro e numerosi corsi d’acqua quali il vallone Folea, il torrente Ruggiero, il vallone della Ficara e il torrente Mulinelle, corsi d’acqua che scorrono in strette forre originando numerosissime cascate, la più alta è la cascata del Marmarico, nel vallone Folea. Si continua per la “falesia Galia” dove ci attendono Salvatore, Ilde, i ragazzi del soccorso alpino per guidarci alla prevista arrampicata a cui quasi tutti partecipiamo. La giornata si conclude con la visita al monastero ortodosso di San Giovanni Theristis in Bivongi…anche oggi la terra di Calabria non ci ha deluso.        

Socio  Marco Garcea

Per il video: http://www.youtube.com/watch?v=LrapnY9cVfE