Catanzaro 9 giugno 2013 –
Sono le 5.15 del mattino, il gruppo ha appuntamento alle ore 7 presso lo svincolo autostradale di Frascineto, da lì un’altra 1.20 h di auto per raggiungere San Lorenzo Bellizzi (CS), punto di partenza dell’escursione. Sono questi i tempi e gli orari per noi amanti della montagna. Giunti nel paese di San Lorenzo Bellizzi ad accoglierci simpatici anziani del luogo seduti nella piazzetta del paese a respirare l’aria benevola di questa domenica mattina, nei loro occhi la dura fatica di tutta la vita, una realtà ben più dura di quella di oggi, sono abituati ad alzarsi ogni mattina prestissimo per andare a lavorare la terra, probabilmente per loro è già tarda mattinata. Oggi ci siamo anche noi in una delle zone più spettacolari del Parco. Saliremo dalla cresta nord est, affrontando un percorso per esperti, senza sentiero. Lasciate le auto, avanziamo subito su terreno ripido, sfruttando gli appigli delle piccole chiazze di vegetazione di lecci di cui è cosparsa la pendice della montagna. Già dopo un breve tratto tutto sembra minuscolo, i campi coltivati a grano sembrano piccoli fazzoletti marroni. Infidi lastroni rocciosi e continui punti panoramici accompagnano la nostra salita. Oltre tre ore di emozioni per raggiungere la cima o meglio le cime e quassù ci sentiamo liberi e onnipotenti, minuscoli puntini sul gigantesco dente roccioso della timpa originato da violenti movimenti tettonici che lo hanno fatto innalzare per circa 800 metri. Laggiù scorre il torrente Raganello, formando le spettacolari gole di Barile, passione per gli amanti del torrentismo. E’ veramente impressionante affacciarsi e guardare dall’alto questo santuario della natura. Sembra di essere in vetta, ma ne viene fuori un’altra, sembra di essere arrivati ma poi ti accorgi che non è vero e che un altro cucuzzolo ti aspetta più avanti. Ci fermiamo per consumare la colazione, e quindi giù per il rientro, sul versante che dà su San Lorenzo Bellizzi, seguendo un itinerario lievemente trasversale che ci consente di arrivare sulla stradina che proviene da Sant’Anna, evitando così gran parte delle pietraie più pericolose. Raggiungiamo le auto e dopo una breve chiacchierata, tutti verso le proprie case, con ancora negli occhi i grandiosi panorami.
Per il video: http://www.youtube.com/watch?v=pYg_Gsslg4g