di Raffaele Arcuri Non occorre spendere molto o andare lontano, il viaggio è innanzitutto un’insopprimibile esigenza dell’anima. Si viaggia perché si cerca qualcosa, qualcuno, un lavoro, ma in definitiva si viaggia perché si va alla ricerca di quello che ci manca, di quello che ci completa, insomma, della felicità. L‘esigenza del viaggio l’abbiamo dentro, perché per tutta la vita andiamo alla ricerca di noi stessi. Camminare è la più antica forma di viaggio ed è quella che preferisco: mi libera l’anima e mi riconcilia con me stesso.Questa sera vi propongo alcune riflessioni sul viaggio che secondo me ne colgono l’essenza, e sono alla base dell’inquietudine del nostro essere, che ci spinge ad andare in montagna, a muoverci, a camminare:
“Tutto quello che siamo lo portiamo con noi nel viaggio. Portiamo con noi la casa della nostra anima, come fa una tartaruga con la sua corazza. In verità, il viaggio attraverso i paesi del mondo è per l’uomo un viaggio simbolico. Ovunque vada è la propria anima che sta cercando. Per questo l’uomo deve poter viaggiare.”
A. Tarkovskij
«Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi» Marcel Proust
“C’è solo una cosa peggiore del viaggiare, ed è il non viaggiare affatto.”
Oscar Wilde
“Quelle cose per conoscere le quali ci mettiamo in cammino e attraversiamo il mare, se sono poste sotto i nostri occhi non ce ne curiamo.”
Plinio il Giovane
“Troppa gente si occupa del senso. Mettetevi in cammino. Voi siete il senso e il cammino.”
Jean Sulivan
“La montagna più alta rimane sempre dentro di noi.”
Walter Bonatti
“Lo straordinario risiede nel Cammino delle Persone Comuni”
Paulo Coelho
“I viaggi sono la parte frivola nella vita delle persone serie, e la parte seria nella vita delle persone frivole.”
A. S. Swetchine