Anello delle tre sorgenti – Parco Nazionale Sila
Un bel sole illumina le montagne, mentre l’autunno comincia a esibire lo spettacolo dei colori. Partiti dal rifugio “Leone Grandinetti” insieme agli amici Cai Tam (Tutela Ambiente Montano) provenienti da vari luoghi della regione Calabria, abbiamo attraversato valli, sorgenti, torrenti, fiumi e luoghi ricchi di storia.
Eccoci a Cugno del Porrazzo (Porrazzo è il nome dialettale dell’Asfodelo) tra faggi, pini larici con tronchi e rami contorti. E poi l‘imbollato e la valle del Pisarello (dal greco-bizantino pisseros = resinoso) luogo dove ci si approvvigionava anticamente di pece. Il Pisarello è un concentrato di habitat differenti con ricchezze di specie e biodiversità. Man mano che si scende nel fondovalle, il faggio e l’abete bianco lasciano il posto al pino laricio e si attraversano zone umide con tipica vegetazione ripariale costituita da ontano, salicone, acero, sorbo e nelle parti meno fitte, pioppo tremolo, melo, pero e pruno selvatico. Siamo a Tirivolo, anticamente villaggio di sosta e accampamento per gli operai delle industrie boschive e carbonai. Oggi è un villaggio turistico silano costituito da villini in legno e muratura. Vicino si trovano le sorgenti del Crocchio, fiume che si snoda attraverso gole strette e profonde. Sfocia nel golfo di Squillace, nel territorio di Cropani, in località Torre del Crocchio. Era chiamato «Arocas» (o «Arochas») da Plinio il Vecchio, il quale lo inseriva fra i fiumi navigabili della Magna Grecia. Per l’alto grado di naturalità la foce del Crocchio è stata inserita nei siti del progetto Bioitaly, aree protette di interesse comunitario (SIC). E infine le sorgenti del Soleo, principale affluente del fiume Tacina, caratterizzato da prati umidi a Nardus Stricta. La giornata si chiude con un momento conviviale al rifugio Cai in località Latteria.
