IL RIFUGIO
“Leone GRANDINETTI”
Contatti per prenotazione e informazioni:
GALEANO Andrea 338 4059482
Il rifugio è aperto solo nel periodo estivo dall’ 1 Giugno al 31 Ottobre e solo su prenotazione al numero di riferimento sopra.
Coordinate: 39°07’26.5″N 16°37’58.0″E
Come raggiungere il rifugio Grandinetti:
– da Catanzaro. Strada Statale 109 – Bivio per Villaggio Mancuso – strada statale 179 – bivio per Buturo – strada per Tirivolo;
-da Cosenza: Strada Stale 19 per Rogliano – Stradale Statale 535 – bivio Spineto – strada statale 179- Bivio per Buturo – strada per Tirivolo:
– da Crotone: Strada Statale 106 – bivio per Cropani – strada statale 180 per Sersale e Zagarise – strada statale 179 – Bivio per Buturo – strada per Tirivolo;
– da Lamezia Terme: 1) Superstrada 280 per Catanzaro – 2) strada statale 109 per Decollatura – strada statale 19 per Carlopoli – strada statale 179 – Bivio per Buturo – strada per Tirivolo;
https://www.google.it/maps/@39.124031,16.6314885,301m/data=!3m1!1e3?entry=ttu
A PIEDI SU SENTIERO ITALIA: 1) Tiriolo -Madonna di Porto – Villaggio Mancuso – Buturo – Gariglione – Rifugio Cai
A PIEDI SU SENTIERO ITALIA: Caporosa – Lago Ampollino – Verberano – Gariglione – Rifugio Cai
Il luogo. È posto in una radura di incomparabile bellezza, località “Latteria” del comune di Zagarise (CZ), quota 1600 mt., alle pendici del monte Gariglione, nel cuore del Parco Nazionale della Sila Piccola, tra faggete rigogliose e alberi secolari di alto fusto. Il monte Gariglione dove alligna, anche, l’abete bianco, è conosciuto da sempre per la sua straordinaria ricchezza di boschi impenetrabili e suggestivi che ne fanno un Santuario della Natura da conservare e proteggere da reiterati saccheggi subiti in ogni epoca; all’inizio del secolo scorso intorno a esso, si è costruito una ferrovia “Decauville” per consentire a una ditta boschiva austriaca di trasportare il legname esboscato verso un’apposita teleferica che, per inerzia, faceva giungere a valle, verso Petilia, i tronchi appena tagliati.
Scriveva Norman Douglas: all’epoca della mia visita “Gariglione” era una foresta vergine mai sfiorata da mano umana; una macchia scura ed ondulata, visibile da lontano, un impenetrabile groviglio di alberi costituito di garigli ( quercus cerris ) da cui deriva il suo nome, da migliaia di pini e abeti barbuti e da quell’antica vegetazione indigena che spunta faticosamente da terreno umido in cui i suoi progenitori marciscono da secoli.
Il territorio di riferimento è vocato a pascolo, per le sue estese radure e soprattutto, per la presenza di sorgive che alimentano torrenti, come il “Pisarello” , che scorre nei pressi del sito, o come il “Tacina” che scorre nella valle, forse, più suggestiva della Sila, posta tra i rilievi del “Gariglione” e dello “Scorciavuoi” , o come il “Soleo” che si incunea in una gola posta tra il “Gariglione” e il “Femminamorta”, così buia, scoscesa e selvaggia, da essere chiamata “Manca del Diavolo”. I vecchi ruderi furono realizzati intorno al 1929 e su un architrave restavano ancora impresse le lettere “MNF” ovvero Milizia Nazionale Forestale. Si trattava di due strutture in muratura di pietra, tipica della zona, a piano terra di cui, una era adibita a stalla per bovini, da cui, forse, il toponimo “Latteria” della località, mentre l’altra costituita da due stanze ad ingresso separato, si presume venisse utilizzata come sede della “Milizia Forestale” e alloggio per i pastori oppure caseificio.
Suddivisione:
Dormitorio: costituito da due stanzoni, a ingresso separato, con i servizi igienici annessi (due docce e due wc per parte), per un totale di n° 16 posti letto, disposti a castello, per una superficie di mq. 90.2
SOGGIORNO RISTORO: comprende un atrio di accoglienza, un locale soggiorno-pranzo, una cucina con focolare ad angolo, un wc, un lavabo e un locale ufficio letto per il gestore, per una superficie di mq.103
Le tappe del Sentiero Italia Cai che interessano il rifugio sono: SI CAI MTB https://mtb.waymarkedtrails.org/#route?id=14682166&type=relation&map=16.0/39.124/16.6348
e la tappa SI U17 “Buturo Caporosa”: https://sentieroitalia.cai.it/tappa/?id=SI+U17
Due foto storiche del rifugio prima della ristrutturazione