Escursione di domenica 19 Aprile – “Sentiero del Tracciolino” – Costa Viola
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Escursione di Domenica 19 APRILE
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“COSTA VIOLA -SENTIERO DEL TRACCIOLINO- anello ABITATO DI PALMI, PIANI DELLA CORONA (SEMINARA), MONTE SANT’ELIA (PALMI), ABITATO DI PALMI”
Accompagnatori: Nino Costantino e Marco Garcea
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Altitudine: min 214 m, max 579 m Dislivello: 365 m in salita ed altrettanti in discesa Tempi:ore 3,30/4 escluso soste; Difficoltà: E (escursionistica) Segnaletica: nessuna, salvo un brevissimo tratto; Acqua potabile: solo nel tratto finale del percorso; Abbigliamento: non trascurare di portare l’abbigliamento invernale, dato che il territorio è spesso sferzato dal vento di tramontana; Ultima verifica: gennaio 2015
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Appuntamento: ore 9.00 presso distributore Agip Petroli di Gioia Tauro- autostrada A3 SA-RC- lato ovest; proseguimento in auto per Palmi centro; percorso stradale complessivo, con partenza da Catanzaro, km 120, con durata di h 1,30.
Percorso: raggiunta la parte alta dell’abitato di Palmi (m 214), si lascia l’auto in prossimità di un distributore di carburante IP e si imbocca, da Via San Giorgio, una stradina asfaltata, che poco avanti diventerà sentiero, il quale contorna, in salita, il fianco del Monte Sant’Elia, seguendo i resti di un vecchio acquedotto.
A quota 305 mt si incrocia, sulla sinistra, il ben marcato sentiero forestale che sale direttamente alla sommità del Monte Sant’Elia, sentiero che, al momento, trascureremo poichè lo percorreremo, in discesa, in fase di rientro. Proseguiremo,sulla destra nel tratto denominato “Costone Marinella”, in quanto sovrasta, a strapiombo, la rinomata Spiaggia Marinella, tagliando il versante settentrionale del Monte Sant’Elia, circa a metà della sua altezza. Qui occorrerà procedere con celerità, evitando soste, in quanto nonostante i lavori di consolidamento del costone sovrastante il Monte, effettuati nel 2011, persiste il pericolo di caduta massi.
Ben presto, rivolgendo lo sguardo all’indietro, in direzione nord, cominceremo ad avere la visione del tratto costiero che dal porto di Gioia Tauro arriva fino all’abitato di Palmi e, successivamente del promontorio di Palmi che sovrasta la Spiaggia Marinella, raggiungeremo un punto panoramico in cui il costone strapiomba proprio su detta spiaggia.
La Costa Viola è caratterizzata, nel tratto che stiamo percorrendo, da contrafforti terrazzati che precipitano bruscamente in mare, oggi in abbandono ed invasi da un’intricatissima macchia mediterranea, ma, un tempo, intensamente coltivati a vite, per come testimoniato dai ruderi di alcuni casolari in pietra che fungevano da punto di raccolta delle uve. Il nostro cammino continuerà ad essere allietato dalla visione, verso sud, di una splendida balconata sullo Stretto di Messina – tra Punta Pezzo (Villa San Giovanni) e Capo Peloro (Messina) – nonché della costa settentrionale della Sicilia che, nelle giornate di grazia dal punto di vista atmosferico, si spinge fino al Monte Pellegrino (Palermo). E’ anche possibile, tempo permettendo, vedere l’Etna e l’intero arcipelago delle Eolie.
Il tratto costiero sottostante il nostro percorso, a struttura rocciosa alta e frastagliata, è interrotto da alcune deliziose calette, raggiungibili esclusivamente dal mare. Una prima caletta, denominata “Della Chiesa” si trova proprio davanti a Punta Sorrentino, ma non è visibile dal sentiero che noi percorreremo; un’altra caletta, denominata “Cala Leone” è ben visibile da un belvedere, ubicato a quota 480 m, in prossimità dei Piani Della Corona (territorio di Seminara), proprio nel punto in cui avrà inizio il percorso di rientro che correrà, parallelamente, ma più in alto, rispetto a quello dell’andata.
Raggiunta la statale 18 in loc. Cantina Impiombato, si segue, per un breve tratto, una carreggiabile che presto lasceremo per un sentiero, appena accennato, che, in graduale salita di complessivi ulteriori 100 m di dislivello, ci condurrà, in sequenza, ad una solare pineta battuta dal vento, luogo di caccia di rapaci e ad una successiva area pic-nic immersa nei lecci, eucalipti ed alcune querce da sughero, per giungere, dopo aver oltrepassato le costruzioni sul Monte Sant’Elia, alla splendida balconata panoramica sita proprio sulla sommità del monte stesso, a m 579 di quota.
Dopo esserci affacciati di nuovo sul mare ed aver osservato buona parte del sentiero percorso, ci porteremo alle Tre Croci, da dove parte il sentiero molto scivoloso, per via del fogliame che lo ricopre, costantemente umido, data la sua esposizione a manca (si raccomanda pertanto molta cautela nel procedere) che, attraversato un castagneto, ci riporta, in ripida discesa, al punto di partenza del nostro itinerario.
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I POSTI DIPSONIBILI PER I “NON SOCI” SONO TERMINTATI.
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Sono raccomandati scarponi da trekking ed abbigliamento da montagna, previa esclusione dall’escursione.