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NOV
2014

Alle grotte del fiume Bussento e oasi di MORIGERATI (SA) – Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

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E’  domenica 16 novembre, il nostro programma prevede un’escursione all’oasi wwf e grotte del fiume Bussento a Morigerati, un piccolo borgo di circa 300 abitanti ubicato nella parte meridionale del parco nazionale del Cilento, in provincia di Salerno. Alle 5.45 un gruppo di 30 soci ci ritroviamo in piazza Matteotti ad attendere l’ autobus che ci condurrà a destinazione. Una fitta pioggia scende su Catanzaro forse a benedirci o forse a preannunciare che la giornata sarà piovosa. Intanto con mezz’ora di ritardo arriva l’autobus, ci accomodiamo e passando per  Lamezia a prelevare il gruppo di soci vibonesi capeggiati dal dormiglione Gabriele,  raggiungiamo  Morigerati alle 10.20. Ad accoglierci la guida wwf  che ci accompagnerà nel tour naturalistico all’interno dell’oasi.  La giornata è gradevole, un pò di sole ed un pò di nuvole, ideale per effettuare un’escursione e allora pensiamo che la pioggia di Catanzaro era benedetta. I primi abitanti che incontriamo lungo la discesa verso il fiume sono  una signora con in testa un fascio di legna, tantissimi gatti e cani. Percorriamo una mulattiera lastricata in pietra in parte scavata nella roccia che, dopo una serie di tornanti, ci conduce fino all’ingresso della grotta, la nostra prima tappa. Una stretta scaletta in pietra che oltrepassa il profondo e spettacolare canyon scavato dal fiume ci permette di raggiungere un panoramico punto di osservazione della maestosa opera della natura. Oltre alla grotta si ammira la gola dove le acque, scorrendo con forza, formano profonde e suggestive pozze, rapide e cascate.  Il fiume Bussento nasce dal versante meridionale del più alto monte del parco del Cilento, il monte Cervati (1898 mt). In prossimità di Caselle in Pittari, comune a pochi km da Morigerati, si inabissa in un colossale inghiottitoio per riapparire, dopo aver percorso il suo viaggio misterioso nelle viscere della terra, pochi chilometri più a sud sotto l’abitato di Morigerati, proprio dove ci troviamo adesso. In questo luogo avviene la risorgenza del fiume, da cui il nome “grotta risorgenza”. Proseguiamo camminando lungo il corso del fiume fino a raggiungere una spettacolare cascata con accanto un mulino ad acqua ancora oggi in funzione. Aggiriamo la cascata e individuiamo anche la sorgente. La guida, intanto,  ci delizia con fantastiche storie e leggende che circolano su questi luoghi. Dopo tre ore di cammino risaliamo verso il  borgo, lasciandoci alle spalle un fantastico panorama sul Monte Bulgheria. Il Monte Bulgheria (1225 metri) deve il suo nome dai coloni bulgari che qui si stanziarono prima dell’anno 500, è conosciuto come “la leonessa addormentata”, poiché somiglia ad un enorme leone a riposo con lo sguardo rivolto verso oriente e gli abitanti del luogo amano pensare che sia un leone che sta lì a proteggerli. Presso una locanda ubicata all’interno del palazzo baronale consumiamo un delizioso menù a base di prodotti tipici locali. Al termine una passeggiata per le vie medievali del borgo ed infine  la visita al museo etnografico, un’istituzione culturale che raccoglie oggetti e documenti delle culture tradizionali del territorio bussentino. Anche oggi la natura ci ha regalato una domenica tra le sue fantastiche meraviglie.  

Socio Marco Garcea

N.B. quest’oasi è diventata realtà grazie anche ad un gruppo di giovani morigeratesi che ha fatto uno sciopero della fame per poter vederla realizzata

Video:  http://www.youtube.com/watch?v=Z_TJZvLyQQs&list=UUvX-2lLMpu_J0xm9MNxG1_g

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