Al Cippo “Leone Grandinetti” – versante sud del Serra Dolcedorme – per ricordare il socio Leone Grandinetti
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AL “CIPPO GRANDINETTI” per ricordare l’amico “Leone Grandinetti”
Oggi è sabato 1 novembre, un giorno particolare per la nostra sezione. Siamo sul versante sud del Serra Dolcedorme e abbiamo una meta, quella di raggiungere il “Cippo Grandinetti” per ricordare il socio “Leone Grandinetti” in occasione del XX° anniversario dalla sua scomparsa accaduta in questo luogo. La giornata è soleggiata a valle, ma verso la cima del Dolcedorme si intravedono delle nubi che coprono la vetta. Alle 7, partendo dai 900 m. di Valle Piana, siamo già in cammino verso il cippo Grandinetti. Si percorre il sentiero segnalato dalle bandierine bianco rosse Cai fino ai 1317 m. del Passo di Valle Cupa raggiungendo la “Cresta sud” detta “dei Loricati”. Tra i vari spuntoni di roccia e pini loricati, alterniamo passaggi facili ad altri più tecnici, fino a raggiungere la radura pianeggiante di “Campo Base”(1900 m.). Da quassù i paesaggi sono mozzafiato: si intravedono le dolomitiche pareti di vetta a destra, l’immenso anfiteatro delle Murge di Celsa Bianca a sinistra, il gruppo della “Manfriana” fino a ” Timpa del Principe”. Man mano che saliamo, compare la nebbia che pian piano copre i magnifici panorami da incanto e avvolge i maestosi pini loricati. Come ogni cosa della natura anche la nebbia ha il suo fascino, il suo effetto magico crea uno scenario fantastico tra i pini loricati e la vegetazione circostante. Dopo 4 ore di cammino raggiungiamo il cippo, la meta odierna. Ci fermiamo un po’ a ricordare la figura di “Leone Grandinetti”, i soci che lo hanno conosciuto gli dedicano un pensiero, un ricordo, un momento di vita vissuto assieme, qualcuno si commuove, scappa qualche lacrima ed anche chi non ha conosciuto Leone non riesce a trattenere le lacrime. Qualche minuto di silenzio assoluto e si riparte. Si valutano le diverse vie per il rientro, alla fine optiamo per quello dell’andata. Un attimo di disorientamento, causato dalla nebbia che in alcuni tratti è molto fitta, ci fa perdere il sentiero principale. Lo ritroviamo dopo difficoltosi passaggi tra la vegetazione ed all’ora del tramonto rientriamo alle auto con vivo il ricordo di “Leone”.
Foto: socio Marco Garcea
Il video sul nostro canale youtube = https://www.youtube.com/watch?v=H45e-EVkBuA