L’escursione allo “Zomaro” il racconto di domenica 20 ottobre
comment : 0
L’escursione di domenica 20 ottobre, organizzata dai soci Salvatore Folinazzo e Nino Nerone, è stata tra la dorsale appenninica delle Serre e del Parco Nazionale dell’Aspromonte, precisamente allo “Zomaro” (dal greco Ozómenos – acquitrinoso), con partenza da Molochio (RC). Lo Zomaro si trova sui piani della Melia, è ricchissima di vegetazione, in prevalenza faggi e abeti, che fanno da corona ad un piccolo e caratteristico villaggio “Zomaro” che nei mesi estivi pullula di turisti. La località è importante per le sue acque oligominerali ormai conosciute ed apprezzate dovunque: “l’acqua bianca” da tavola e “l’acqua morreale” medicinale e curativa. Storicamente lo “Zomaro” è conosciuto come teatro di battaglia, nel periodo 72 ed il 71 A.C., tra i gladiatori di Spartaco e le legioni romane di Marco Licinio Crasso.A ricordare questa battaglia esistono ancora oggi dei ruderi come “Palazzo” e “Bracatorta”.
La nostra escursione è partita da Loc. Cerasia di Molochio. Dopo avere percorso un tratto della foce della fiumara Cerasia abbiamo imboccato un sentiero immerso nei lecci che ci ha condotti nel villaggio Zomaro. Da qui, dopo un breve tratto pianeggiante, siamo giunti alla “Fontana Acque Bianche”. Dopo una sosta per assaporare la rinomata acqua, abbiamo proseguito verso il laghetto di Crocco (Laghetto Zomaro, creato per irrigare i campi di grano verso gli anni 50’). Sosta per consumare il nostro pranzo a sacco. Dopo un breve riposo, attraverso un sentiero ricco di faggi, siamo giunti ai “Piani Soprano” da dove abbiamo iniziato la discesa verso la fiumara “Cerasia”. Abbiamo visto agrifogli pieni di bacche,un piccolo di ghiro ,una salamandra pezzata e tanti funghi, alcuni porcini. Abbiamo terminato l’escursione che era quasi buio. Una delle piante che ne ha caratterizzato il paesaggio, è stata la Woodwardia radicans, antica e rarissima felce gigante sopravvissuta al Cenozoico, attualmente inserita tra le specie vulnerabili.