furriaDue giorni trascorsi tra musiche, balli e sapori antichi, in una natura rigogliosa e selvaggia, inondati dal profumo di bergamotto. L’escursione in Aspromonte è iniziata sabato 27 luglio. I partecipanti ci siamo ritrovati ad Amendolea(RC) dove subito siamo stati conquistati dai paesaggi apromontani, in particolare al tramonto, dove la luce creava un’atmosfera surreale. E’ seguito un incontro con le guide per una presentazione sintetica dell’uscita in gola, sulle problematiche acquatiche, equipaggiamento, attrezzatura per affrontare la discesa del “Furria” la domenica. Al termine cena tipica dell’area grecanica calabrese al ritmo di balli e musiche del luogo, alcuni soci si sono dilettati nella ballata della tarantella calabrese.  Domenica, la vera e propria immersione nella natura selvaggia dell’Aspromonte. Dopo la prima colazione, partenza in direzione Gole del Furrìa. Raggiunti il ponte del Furrìa, nei pressi di Roghudi vecchio, sistemazione dell’equipaggiamento per iniziare la discesa delle gole tra  natura incontaminata, canyon, e infinite cascate. Le gole, aperte ed attrezzate con chiodi e spit fix nel lontano 1996, da Giuseppe Trovato (appartenente all’associazione AspromonteWild) e Antonio Bellisario (Associazione Avventure nel Mondo), vengono percorse stagionalmente da diversi gruppi di forristi siciliani e calabresi, nonché dalle squadre di soccorso alpino del CNSAS e dei Vigili del Fuoco per esercitazioni. Sono di difficoltà media, numero delle verticali 6 Verticale più alta 12 metri. Sviluppo in superficie 1.200 m Dislivello a scendere 200 m. Risalita 200 m. Ebbene, ci siamo riusciti anche noi e le sensazioni sono state uniche. Al termine abbiamo visitato il caratteristico paese di Roghudi antico, suggestivo borgo abbandonato nel 1973 a seguito di una tragica alluvione. E’ arroccato su uno sperone roccioso a circa 600 m.l.m. a strapiombo sulla fiumara Amendolea creando uno scenario da togliere il fiato. Nei pressi del borgo si trovano due formazioni geologiche: le “caldaie del latte” e la “rocca del drago”, curiosi monumenti naturali modellati dall’erosione della natura.  Non ci resta che salutarvi e… alla prossima escursione nella natura…

Organizzatore: Socio Cai  Claudio Pileggi

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