La storia del rapporto uomo-piante con il dott. Carmine Lupia
Tra piante e uomo c’è sempre stato un rapporto molto importante. L’uomo ha sfruttato le sue enormi proprietà a scopo alimentare, curativo, industriale e tanto altro. Il dott. Carmine Lupia esperto etnobotanico, direttore dei Conservatori Etnobotanici di Sersale in Calabria e Castelluccio in Basilicata, ci ha guidati in un viaggio alla scoperta del mondo vegetale e l’uso da parte dell’uomo. Attraverso immagini raccolte dallo studioso nelle sue esplorazioni naturalistiche, abbiamo scoperto che il lentisco veniva utilizzato per produrre la gomma da masticare, la carbonella; l’ontano per produrre il colore giallo o rosso; dalla pianta della liquirizia il colore giallo-oro per la famosa seta della città di Catanzaro; il sambuco per manici di scope e zappe; il pino laricio silano utilizzato per costruire il tetto della Basilica di San Pietro, per la Reggia di Caserta, per l’imbarcazione più famosa del mondo l'”Amerigo Vespucci“, mentre dalla resina si ricavavano vari tipi di pece utilizzate per calafatare imbarcazioni; dall’Orniello veniva estratta la preziosa manna, una delle più pregiate; dall’erica arborea frasche per i forni e pipe, ma anche le vecchie scope; dalle ghiande di roverella si otteneva la ciofeca (il caffè di una volta); dalla cottura delle bacche di rosa canina si otteneva un ottimo sugo, più o meno come quello del pomodoro oggi. Tante altre curiosità sono seguite nella lunga serata in compagnia del dott. Carmine Lupia. Siamo tornati a casa più ricchi. Grazie.