Incontri culturali al Cai Catanzaro: La superbia dell’uomo, la forza della natura a cura di Francesco Bevilacqua
Ieri sera (venerdì 3 febbraio) su invito del presidente Piergiorgio Iannaccaro ho provato ad esporre una parte dei contenuti del mio libro “Turbare una stella”, Rubbettino editore. In particolare, mi sono soffermato sulla pretesa che il genio dell’uomo sia superiore a quello della natura: una forma di pura ed illusoria superbia che ci porta a credere che la nostra specie possa dominare la materia ed a sottovalutare la sua forza. Ma perché il tema di questo scontro fra lo spirito e la materia mi sta tanto a cuore? Perché è lo sfondo filosofico sul quale si svolge la storia attuale. Una storia in cui, proprio sulla base dell’illusione antropocentrica, la specie umana sta portando il più grave attacco alla natura che sia mai stato fatto da quando è comparsa la vita sulla Terra. E l’homo sapiens è così stupidus da non capire che devastare la Terra e come demolire la nostra casa. E non avremo un’altra casa così bella e così generosa. Neanche a voler credere alla bislacca idea di qualche magnate americano che vuol rendere abitabili altri pianeti. Per questo dobbiamo batterci – pur sapendo che forse sarà vano – perché la specie umana divenga umile e mite come lo fu Francesco d’Assisi e riconosca la propria minorità rispetto alla natura.