E’ l’antico sentiero che attraverso un percorso immerso nella natura, unisce Cerchiara di Calabria al Santuario Madonna delle Armi. Pastori e contadini lo percorrevano per raggiungere il centro abitato, mentre i devoti della Madonna per raggiungere, attraverso il “Sentiero dei Pellegrini”, il Santuario abbarbicato alle pendici del monte Sellaro.
Il Santuario della Madonna delle Armi, la cui denominazione deriva dal greco Των αρμων (Tōn armōn) ossia “delle grotte, degli anfratti”, è uno dei tanti monasteri fondati dai basiliani, un monastero-fortezza. I monaci basiliani perseguitati dal papa Leone X (X sec.), fuggono dalla Grecia, giungono a Sibari e risalgono verso il Monte Sellaro. Si ritirano a pregare nelle grotte e nel contempo creano una struttura capace di difenderli da attacchi esterni, con una porta che può collegarli o isolarli dall’ambiente circostante. I monaci, seguendo e rispettando la morfologia dell’ambiente montano, dal Caldanello al Raganello fino al Sarmento arrivavano sulla costa tirrenica. II passaggio dei monaci in questa area dura fino al XII secolo, seguendo le orme di San Nilo. Il Monastero è stato recuperato nel 1440 grazie all’ opera di nobili del luogo appartenenti alle famiglie dei Sanseverino, Pignatelli, Rovitti e Barone. E’ stato una Pia Casa di Carità sino ai primi decenni del XVIII secolo che accoglieva e istruiva orfanelli e persone indigenti.
Una leggenda narra che nel 1450 alcuni cacciatori scorsero una cerva infilarsi in una piccola grotta del monte Sellaro. Giunti al suo interno non videro più la cerva ma due icone lignee raffiguranti i Santi evangelisti. I cacciatori, portarono le tavolette nella loro città, a Rossano. Qui però le tavolette sparirono ripetutamente per essere poi sempre ritrovate nel luogo del loro rinvenimento. Si decise quindi di edificare una piccola cappella che le custodisse. Durante i lavori, venne trovata una pietra ovale che rotta con un colpo deciso, si aprì in due: da un lato apparve l’immagine della Madonna con il Bambino e dall’altra San Giovanni Battista. La prima è quella custodita ancora in una cappella con marmi policromi all’interno della chiesa, l’altra fu trafugata e, secondo una tradizione, trasportata a Malta
Il sentiero dell’Annanza è stato ripristinato e reso fruibile nell’anno 2016 dalla Sottosezione di Cerchiara di Calabria del CAI Castrovillari.
Social Share
Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra Cookies Policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Accetto Cookies Policy