“Alla valle dei mulini” – Catanzaro
Continuano i “Mercoledì Natura” del Cai Catanzaro. Il 4 ottobre un gruppo di soci ha percorso un tratto del torrente La Fiumarella in località “Molino Mastricarro”, ad ovest del centro di Catanzaro, dove è ubicata una dismessa miniera di barite. Le rocce affioranti nell’area intorno alla miniera, di età tardo Ercinica (circa 285 m.a.), appartengono alla formazione geologica dell’Unità di Stilo, costituita da metamorfiti (scisti e gneiss) intruse da rocce plutoniche, principalmente granodioriti, microgranodioriti e porfidi, che qui assumono colorazione sia verde che rossa (porfido di Catanzaro). All’interno di queste intrusioni si ha la mineralizzazione di barite. La presenza di mineralizzazioni a barite era già nota a fine ‘800; Emilio Cortese segnalava la presenza di queste mineralizzazioni nella “Descrizione Geologica della Calabria” (prima edizione 1895, I ristampa 1934, II edizione 1983 e stampata ancora oggi dalla Gangemi editore); un accurato studio geo-minerario della località Molino Mastricarro viene intrapreso nel 1964 dalla società Industrie Minerarie Meridionali S.p.a. la quale individua la presenza di una consistenze mineralizzazione a barite ed ottiene nel luglio 1967 la concessione mineraria denominata “Miniera di barite Mastricarro” su 155,21 ha di superficie e per una durata di 15 anni. Il minerale estratto veniva trasportato fino all’impianto di arricchimento (laveria) ubicato all’inizio del sentiero dove veniva sottoposto a varie fasi di lavorazione (frantumazione, prearricchimento idrogravimetrico, macinazione primaria, flottazione, flottazione della barite, decantazione, filtrazione, essiccamento, macinazione secondaria, stoccaggio in silos e insaccamento); si otteneva una barite di ottima qualità che veniva utilizzata principalmente come pigmento bianco nell’industria delle vernici.